domenica 24 aprile 2016

Il contributo alla tavola rotonda di UnMondoDiMondi

La scuola, il suo orientamento verso gli alunni più poveri
UnMondoDiMondi (già Opera nomadi di Reggio Calabria)
L’esperienza che i soci di questa associazione hanno sviluppato nel settore della scolarizzazione degli alunni rom  ci porta ad affermare che il rapporto tra la scuola e questi alunni costituisce uno  “strumento” di verifica dello “stato di salute” della scuola.
La scolarizzazione degli alunni rom ha una storia lunga  cinquant’anni, che  è segnata dal  filo rosso dell’educazione/istruzione differenziale . Nei primi vent’anni ( dal 1965 al 1982) la scolarizzazione della gran parte degli alunni rom è avvenuta nelle scuole speciali Lacio Drom; questa esperienza, come quella delle altre scuole differenziali e speciali,  non ha portato alcun risultato positivo, ma ha lasciato nella pratica scolastica un “orientamento” ben preciso.
Negli ultimi trent’anni la scolarizzazione degli alunni rom è stata realizzata nella scuola comune non “differenziale” e ha prodotto dei risultati mai raggiunti nei vent’anni precedenti, tuttavia l’”orientamento differenziale” lasciato in eredità dalle scuole speciali ha impedito che questi alunni potessero ottenere  il pieno accesso all’istruzione/formazione.

L’ “eredità” delle scuole differenziali/speciali non riguarda solamente gli alunni rom, ma tutti gli alunni, in modo particolare gli alunni che appartengono alle classi sociali più povere.  Lo si può notare nei  diversi aspetti problematici che la scuola presenta ancora oggi: la tendenza alla medicalizzazione di ogni “difficoltà di apprendimento”,  le scelte didattiche competitive,  non riconoscere le azioni della scuola come con-causa della dispersione scolastica, l’assoluto protagonismo del docente, la difficoltà a modificare l’offerta pedagogico-didattica frontale, la riproduzione delle divisioni sociali nelle classi, l’inferiorizzazione di determinanti gruppi sociali nei documenti ufficiali, l’etnicizzazione della dispersione scolastica.
I soci di questa associazione negli anni passati hanno  realizzato nelle scuole dei progetti finalizzati  al superamento di questo “orientamento differenziale” proponendo la  didattica cooperativa e la centralità del discente. Grazie alla disponibilità delle scuole partner  è stato possibile sperimentare nelle classi l’applicazione dell’apprendimento cooperativo con  diverse tecniche. Le azioni progettuali hanno prodotto dei buoni risultati, ma soprattutto hanno dimostrato che è l’”orientamento differenziale” ad alimentare la dispersione scolastica e che  la scelta di un’offerta didattica attiva è determinante  per un suo efficace contrasto.
Sig. Antonino Giacomo Marino – presidente- Un Mondo di Mondi

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